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Le nostre attività: Concorsi di Poesia "Ischia l'isola verde"
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Premiazioni 2015
I vincitori di questa edizione sono:
. 4ª Classificata ex aequo sulla Musica e 4ª Classificata sul Dialetto “A’ Musica” di Biagio Scognamiglio. 3ª Classificata sul Dialetto “A’ Musica d’o munno” di Roberto Rauso; 2 ª Classificata sul Dialetto “Sinsaziòn” di Giuseppe Cantoni. 1ª Classificata Giovanissimi Poeti sulla Musica “ Musica è “ di Mizar Magaldi 1ª Classificata Giovanissimi Poeti “La foresta” di Mirko Leonardo Castaldi 1ª Classificata Giovani Poeti sulla Musica “Jazz” di Valentina Barbieri 1ª Classificata Giovani Poeti “Dio tra gli altri dei” di Nicolaj Corrado 1°Premio Giuria popolare e 4ª Classificata ex aequo sulla Musica “Gocce di note” di Lia Lafronte 3ª Classificata sulla Musica “Bossanova” di Antonella Proietti 2ª Classificata sulla Musica “Stonata” di Anita Peloso Vallarsa 1ª Classificata sulla Musica e 4ª ex aequo assoluta “S' i' fosse Musica” di Lucio Iacono e Giancarlo Pisani. 3 ª Classificata assoluta “In memoriam” di Carla Barlese. 2 ª Classificata assoluta e 1 ª per il Dialetto “A culla e ‘a naca” di Paolo La Cava. 1ª Classificata assoluta “Una nebbia di ricordi “ di Gaetano Catalani.
Vincitori Poesia 2016

Poesie con menzioni speciali della giuria
La clessidra del tempo di Sonia Giovannetti
La tristezza dello scorrere inesorabile del tempo è tutta in questa lirica malinconica, in cui la nostalgia dei fogli del calendario che cadono si coniuga alle “gocce di sangue” (potente immagine!) che scorrono nella clessidra del tempo.
Il dono della vita di Nunzia Cavallucci
Magia della vita in un quadro poetico. Il mare, l'onda, il pulsare della vita con una generale sensazione di leggerezza e freschezza.
Limerick di Massimo Colella
Attraverso i versi e i versicoli si sviluppa un’atmosfera tutta particolare, silenziosa e filtrata, polverosa e sognante: quella di un ambiente nordico, di una cattedrale e di una vita cui si intrecciano follia e buio. Quasi un’atmosfera gotica.

Una scatola di colori di Anita Peloso Vallarsa
La lirica si sviluppa in un alternarsi di versi pungenti e soavi che indulgono sulla tragedia dei bambini privati della loro fanciullezza dalle peggiori aberrazioni del nostro mondo e dell’essere umano che lo popola e lo brutalizza. Ciò nonostante, in un ideale richiamo al passo evangelico “Lasciate che i bambini vengano a me”, si conclude con un messaggio di speranza: che l’amore e la fede possano prevalere sugli orrori e i bambini, dimentichi del nero e del grigio, possano dipingere il mondo con il più ampio arcobaleno di colori.

‘o prerecatore di Vincenzo Monti
Divertente e originale questo confronto tra religioni e costumi culturali diversi analizzato dal punto di vista di una persona “normale” che non riesce a spiegarsi gli odi e le violenze in nome di un Dio. La deduzione più immediata? Per ognuno di noi, nella fede come nella vita, è meglio ascoltare il proprio cuore e la propria coscienza.

Vo ch' a si bôn di Giuseppe Cantoni
Nella semplicità di un credente si esprimono concetti quasi naturali: il poeta si chiede perché un architetto straordinario come Dio abbia creato un grande universo, con passaggi stretti. Un invito a maggiore comprensione e misericordia.

Dio e Diogene di Antonio Cirillo (4° classificata su Fede e Ragione)
Lirica introspettiva che muovendo da un’iniziale pessimismo dell’autore, costretto a confrontarsi con l’impero del raziocinio, in cui – come già Diogene – disperatamente vaga, ma senza successo, alla ricerca di un uomo capace di elevarsi al di là delle tenebre dell’egoismo, si apre, infine, al conforto di una entità immanente, unica in grado di illuminare il triste e squallido percorso della vita terrena.
POESIE VINCITRICI
Premio Giuria Popolare
L'eredità di Giuseppe Magaldi
Simpaticissima e scherzosa lirica che tratteggia, con sagacia ed ironia incalzanti, la grettezza e la meschinità dell’animo umano. L’autore riesce a fotografare perfettamente le reazioni sempre più scomposte ed irritate di un “gruppuscolo” di parenti che, accecati dalla bramosia di entrare in possesso della “roba” del nonno defunto, restano invece con un pugno di mosche in mano, puniti dal “de cuius” per l’aridità dei sentimenti manifestati quand’egli era in vita, seguaci solo del famoso adagio: “Chi muore giace e chi vive si dà pace”. Ma non in questo caso.

In segreto di Elena Ruvidi (3° classificata su Fede e Ragione)
Nella lirica il contrasto inevitabile tra fede e ragione trova una sua composizione nell’intimità del poeta: è solo nel proprio cuore che Dio può dare la luce e la serenità. Colpiscono i vocaboli e i sintagmi di vuoto e d’abbandono, come colpisce la conclusione “carne nella carne”, forte e potente, quasi drammatica.
Fede e ragione di Roberto Rauso (2° classificata su Fede e Ragione) Originale nella lirica l’interpretazione dell’autore sulla convivenza nel quotidiano di fede e ragione. La fede di cui si parla è “la piccola fede” della vita di madri, bambini e pensionati, la piccola fede che ha “tutte le Ragioni del mondo”.

Fedi e ragiuni di Gaetano Catalani (1° classificata su Fede e Ragione)
Profondo e intimo dissidio tra le due componenti che rendono talvolta dimidiata l’anima umana. C’è infatti da una parte l’anelito all’infinito, l’aspirazione alla verità, dall’altra la forza della ragione che annulla e annebbia, quasi “vento tempestoso che porta nei rovi”. Molto suggestiva l’ultima strofa che, servendosi sempre di metafore tratte dalla realtà, esprime la serenità del poeta solo al pensiero di Dio, “come fiumara che abbevera un pioppo per non farlo morire”.

Sacro non profano di Giulia Rita Eugenia Forte (3° classificata assoluta ex aequo)
Questa poesia è l’intensa descrizione di una madre attraverso gli occhi e il cuore di un figlio che esprime profonda gratitudine verso una maternità donata con pienezza e senza riserve. Quei segni lasciati dalla vita non rappresentano le ferite inferte dal tempo che scorre inesorabile, ma la nobile testimonianza di un grande amore.

Paria nu barbuni di Paolo Landrelli (3° classificata assoluta ex aequo)
Poesia divertente ma al contempo ricca di contenuto. Permette di immaginare in maniera chiara quest’uomo, un Barbone per scelta: egli infatti sceglie di essere il Re della sua Vita. Una vita ricca di libertà anche se povera, una vita del tutto priva di compromessi. Una vita spensierata, e perciò felice.
Candide cime assorte di Angela Barnaba (2° classificata assoluta)
Silenzio, Maestosità, Contemplazione: sono queste le sensazioni più immediate che i versi trasmettono al fruitore: Candide Cime protese verso l’immenso sono insieme testimonianza di Eternità, di Sacralità e di Mistero del cosmo.
Tutta vistuta 'i iancu di Paolo Lacava (1° classificata assoluta)
Struggente lirica in dialetto che, attraverso il sapiente uso della metafora, coinvolge il lettore facendolo partecipe del dramma vissuto da un padre per la prematura morte dell’adorata figlioletta. Ad un dolore inimmaginabile per chi non ha dovuto sopportare l’innaturale premorienza di un figlio fa da contraltare la chiosa finale illuminata dall’angelica scena del genitore che, idealmente ricongiuntosi con la figlia in Paradiso, rivive con lei quelle emozioni che un triste e spietato destino le ha troppo presto negato.
Vincitori Poesia 2017
Poesie vincitrici di premi speciali
Libertà di Roberto Bigotto di Piove di Sacco (Padova)
Variegata la sensazione dell’essenza della libertà, paragonata al vento, o all’acqua, o all’aria: inafferrabile ma indispensabile. La conclusione ribadisce l’importanza di questo dono, il cui valore si comprende quando viene meno.

Basta di Ciro Giovanni Vittorio “Puntaccio” di Rotondi (Av)
Spaccato di vita carceraria mirabilmente ritratto dall’autore con l’impiego del dialetto.
Il protagonista, vittima di un errore giudiziario, attraverso l’esperienza del carcere torna ad assaporare appieno le gioie della libertà e dell’amore vero, sincero, indissolubile

Come il vento di Gabriella Dalla Pietà Roma
La natura è “libera”, nulla può fermarla e impedire l’esecuzione dei suoi naturali progetti; il vento e la vita sono simbiotici per l’autore.
Angiuli cu’ ‘n’ala… di Paolo Lacava di Fabriano (Ancona)
Leggera come ali questa lirica che si dispiega tra il sentimento della affettuosa condivisione coniugale e il sempre vivo desiderio di volare oltre il cielo, nell’etere liquido e libero. Diventa così espressione di sincero amore tra coniugi che oltrepassa la barriera del tempo mortale per culminare nel ricongiungimento di due anime libere e serene. Il dialetto l’arricchisce di melodia e scorrevolezza.
A ballata ri Patri Puglisi di Antonio Giordano di Palermo
Sarebbe solo retorica aggiungere un’ ulteriore chiosa o riflessione all’incommensurabile grandezza di don Pino Puglisi, o alla sua lotta per la legalità e per la libertà dalla violenza disumana e criminale della mafia nella città di Palermo, ma a maggior ragione bisogna apprezzare il felicissimo risultato della canzone che racconta in modo originalissimo e incisivo il cuore della vita e del sacerdote palermitano, martire della fede e della libertà. La naturalezza della lingua siciliana dà forza e vigore al ricordo di un Uomo che lo sparo di un fucile non può certo fermare.
Farsa-accoglienza di Nunzio Industria di Napoli
Il drammatico fenomeno migratorio con umanità sofferente e spesso morente, all’inseguimento della libertà viene trattato con acutezza dall’autore. Topica la rappresentazione delle onde rosso sangue, ma avvalorata in maniera originale dalla bambola che vi galleggia e catalizza su di sé l’attenzione, alludendo a chi possedeva quel giocattolo, con un velo di pudore a nasconderne l’orrore, oltreché inserita in una bella climax che vede i colori del tramonto diventare prima sanguigni, poi neri, ridotti al buio dell’esistenza annullata dal mare . L’accoglienza ostacolata è una ridicola messa in scena della politica.

Salvezza? di Antonella Proietti di Roma (4° posto assoluto e Menzione speciale della Giuria)
La lirica riesce ad affrontare e a penetrare, in versicoli rapidi, due temi ugualmente importanti, quello della donna e della sua libertà, calpestata dalla tracotanza o dalla superficialità dell’uomo, spesso anche involontariamente. Provocatoria, coraggiosa, vera.

POESIE VINCITRICI

Libertà in un trolley di Italia De Maria di Ischia (1° classificato poeti ischitani)
Immedesimandosi nella giovane vittima di una macabra vicenda, l’autrice condensa in pochi ma intensi versi l’orrore con cui una ragazza ha dovuto convivere negli ultimi attimi della sua breve esistenza, ingiustamente strappata ai suoi affetti e privata della sua libertà. La tristezza e l’ingiustizia della sua fine sono addolcite soltanto dall’immagine della quiete del mare, che la “culla” nel suo ultimo viaggio, impregnandone, con l’odore della salsedine, i poveri resti.
Il mare: la sua morte, ma forse anche la sua liberazione.

Cefalonia 1943 di Carmelina Giancola di Bojano (Campobasso) (3° classificata su La libertà)
Un coro libero / volato oltre il filo spinato tra il silenzio di rocce sontuose: i giovani soldati, nella poetica narrazione dell’eccidio di Cefalonia, squarciano il tempo e lo spazio con il loro istintivo, unanime grido di libertà, rompendo anche il silenzio, consapevolmente foriero di pericolo, ma coraggiosamente affrontato a viso aperto. Il senso del loro esistere appare come pienamente percepito e vissuto man mano che la natura stessa sembra esplodere di una bellezza che consola, rasserena, placa la paura. Questo percorso psicologico raggiunge il suo apice nello sguardo levato al cielo della cella, dove l’ostacolo visivo non impedisce di vedere la luce. la convinzione del bene supremo e della forza del più alto valore che l’uomo custodisca viene sancito nei versi finali, idealmente rivolti alla madre, a chi la vita aveva donato. Il nome, Francesco, rimarrà eterno nel cuore di chi ricorderà.

7 Nel chiaro dei tuoi occhi misto nebbia di Paola Carmignani di Altopascio (Lucca)
(2° classificata assoluta ex aequo)
Situazione strana, ambigua quasi, quella del clochard che sceglie la miseria, il freddo, la solitudine, pur di seguire la sua libertà. Una libertà che è negli occhi di chi guarda e di chi si sente libero anche se è privo di tutto ma non della sua essenza. Una situazione estrema di certo, ma comunque possibile, messa in evidenza attraverso la plasticità e l’immediatezza delle immagini.
Tila di ragnu di Gaetano Catalani di Ardore Marina (Reggio Calabria)
(2° classificata assoluta ex aequo, 1° ex aequo su La libertà, 1° per il dialetto)
Molto particolare nella sua ricchezza di immagini e di suggestioni questa lirica, nella quale si avverte una scia di malinconia che vi serpeggia e che nasce dalla consapevolezza che “la storia si ripete sempre uguale”. Descrive una terra bellissima ma sfortunata, carica di colori e di natura lussureggiante ma abitata da uomini meschini, ricca di retaggi culturali che non permettono né di essere liberi né di continuare a vivere seguendo le proprie idee. La lingua dialettale accresce la spontaneità delle sensazioni e delle immagini, dando colore e calore. Alcune di queste rimangono impresse nella memoria: “nudo di vento, il silenzio si attarda” o anche ”la libertà è un’aquila senza ali”

Sotto il cielo di Aleppo di Gaetano Catalani
(1° classificata assoluta e 1° ex aequo su La libertà)
La poesia si snoda in versi morbidi e duri nel contempo, con immagini forti e “ossimoriche” (“gridare muta”) che lasciano intuire, oltre che una preparazione tecnica di base molto valida, anche un profondo sentimento di umanità. La libertà è il primo valore ad essere annichilito in periodi di guerra, sacrificata all’orgia del potere al pari dei bambini vittime inconsapevoli perché incapaci di comprenderne il significato. Molto suggestiva risulta l’immagine del piccolo Omran per il quale anche la morte diventa una chimera.

Durante la serata delle premiazioni, presso il museo Civico del Torrione una giuria selezionata tra i presenti, tra le Opere che non hanno avuto accesso ai premi ma classificate nelle zone calde, ha scelto la Poesia
Natale di Giuseppe Magaldi che ha ottenuto il Premio Giuria Popolare con la motivazione:
Forte connotazione sociale per questa lirica che si serve di vocaboli e sintagmi decisi e determinati per indicare le ingiustizie del vivere umano



 
   
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